Nella
bozza di DDL approvata dal Consiglio dei Ministri la scorsa settimana vi sono,
tanto per cambiare, nuovi aumenti del contributo unificato, alcuni manifesti,
altri subdolamente nascosti in meccanismi sanzionatori.
E’
opportuno tenere presente queste modifiche per accelerare eventualmente la proposizione
di azioni giudiziarie.
Il
testo approvato dal CDM (che ovviamente dovrà passare al vaglio del
Parlamento), prevede innanzitutto l’introduzione di un nuovo meccanismo sanzionatorio
in caso di soccombenza giudiziale in grado di appello.
Il
contributo unificato viene usato come deterrente.
Quando
l'impugnazione, anche se proposta in via incidentale, è respinta integralmente
oppure dichiarata inammissibile o improcedibile, la parte che l'ha proposta è
tenuta a versare un ulteriore importo a titolo di contributo unificato pari
a quello dovuto per la stessa impugnazione, principale o incidentale.
Un
obbligo che, precisa la disposizione, nasce al momento del deposito del
provvedimento del giudice che ha accertato i presupposti per infliggere
l’aumento.
Quindi
il discrimine temporale per l’applicazione del nuovo meccanismo, dovrebbe
spostarsi alla data di pubblicazione dei provvedimenti. Ciò significa che
verrebbero coinvolti anche i procedimenti in corso, dovendosi avere riguardo al
momento del decisum. E’ da approfondire comunque l’aspetto dell’immediata
applicabilità ai procedimenti in corso.
Ed
ancora. Viene introdotta un’altra norma che penalizza (anche in questo caso,
tanto per cambiare) gli Avvocati in prima battuta ed i loro Clienti
(eventualmente) in seconda battuta: i compensi (ove non sono però comprese le
spese, ma solo gli onorari) liquidati dai giudici, e messi a carico della parte
soccombente (ex art. 91 cpc), non potranno essere superiori all’importo della
causa promossa.
Ciò
significa ridurre ulteriormente i compensi (ovviamente la finalità è quella di
salvaguardare grossi Enti o Società coinvolti in filoni come l’Enel, le
Compagnie telefoniche, etc).
Altre
novità per il comparto della giustizia riguardano il varo di tariffe forfettarie per le intercettazioni
telefoniche e il premio agli uffici giudiziari più virtuosi (sul punto siamo
curiosi di verificare se verranno redatte “classifiche” per consentire,
finalmente, di esporre al pubblico ludibrio gli Uffici Giudiziari inefficienti
e popolati da personale dalla salute estremamente cagionevole e da incalliti
frequentatori di bar, corridoi e conventicole personali. Speriamo bene!
Inoltre
è previsto un nuovo ed indiscriminato aumento del contributo unificato per
tutti i tipi di procedimenti in ambito di giustizia amministrativa, già a
livelli assurdi.
C’è
poco da sperare nel Parlamento, per cui, come già accaduto lo scorso anno, è
molto probabile un’approvazione tout court da parte del Parlamento.
E cosa c'è da commentare: i poveri avvocati sono penalizzati ed il personale amministrativo dei tribunali (che dovrebbe avere uno stipendio doppio solo perchè li sopporta!) è un manipolo di fannulloni ed assenteisti! Che tristezza!
RispondiEliminaUn Cancelliere