Sulla
Gazzetta Ufficiale dello scorso 25 agosto il Governo ha pubblicato il
D.P.C.M. 14 febbraio 2014, n. 121, il quale contiene il Regolamento di
organizzazione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali; con questo
decreto vengono riorganizzate le sedi sul territorio del Ministero del Lavoro,
cioè le Direzioni Regionali del Lavoro (DRL) e le Direzioni Territoriali del
Lavoro (DTL ex DPL).
In pratica
vengono accorpate le Direzioni Regionali del Lavoro che ora diventano DIL e
anche le Direzioni Territoriali del Lavoro che non cambiano nome ma vengono
ridotte numericamente attraverso l’accorpamento delle sedi periferiche più
piccole.
L’Amministrazione
territoriale del Ministero sarà ora articolata in ottantacinque
Uffici dirigenziali di livello non generale di cui Quattro “Direzioni
interregionali del lavoro” di seguito denominate DIL e ottantuno
“Direzioni territoriali del lavoro”.
Direzioni
interregionali del lavoro – DIL
- DIL di Milano che svolge funzioni di coordinamento delle
Direzioni territoriali del lavoro delle Regioni: Liguria, Lombardia,
Piemonte e Valle D’Aosta;
- DIL di Venezia che svolge funzioni di coordinamento delle
Direzioni territoriali del lavoro delle Regioni: Emilia Romagna, Friuli
Venezia Giulia, Marche e Veneto;
- DIL di Roma che svolge funzioni di coordinamento delle
Direzioni territoriali del lavoro delle Regioni: Abruzzo, Lazio, Sardegna,
Toscana e Umbria;
- DIL di Napoli che svolge funzioni di coordinamento delle
Direzioni territoriali del lavoro delle Regioni: Basilicata, Campania, Calabria,
Molise e Puglia.