Tra le novità introdotte dalla Riforma del
Lavoro (Legge 92/2012) vi
sono le misure volte ad incentivare le assunzioni tra
cui quelle delle donne.
Per queste, l’INPS riconosce degli sgravi sul costo del lavoro per
le aziende che assumono anche con contratti
a termine oltre che le assunzioni a tempo indeterminato, per donne di ogni età.
Per i contributi
statali è necessario stipulare contratti a tempo indeterminato (ex novo o
come trasformazione del determinato) entro il 31 marzo 2013.
Il beneficio per le imprese rappresentato dallo sconto sulla contribuzione INPS è
pari al 50% per i
primi 12 o 18 mesi, a seconda dei casi.
Per ottenere i benefici in esame è necessario che le
aziende effettuino assunzioni di donne aventi i i seguenti requisiti:
·
mancanza di impiego retribuito
da almeno 6 mesi e residenza nelle Regioni ammissibili ai
finanziamenti dei fondi strutturali UE e nelle aree di cui all’art. 2, punto
18, lettera e) del Regolamento 800/2008 della Commissione Europea, individuate
annualmente con decreto interministeriale (Lavoro ed Economia);
·
mancanza di impiego da almeno
24 mesi, indipendentemente dalla residenza.
Nel primo caso
il limite massimo temporale per il godimento del beneficio fiscale è fissato a
12 mesi, nel secondo a 18 mesi.
Per i contratti a termine sono
inoltre previsti incentivi per le assunzioni di giovani fino a 29 anni (uomini
che non hanno compiuto 30 anni) e donne a tempo determinato, di importo
decrescente in base alla durata del rapporto di lavoro:
·
3.000 euro per contratti di lavoro di durata non inferiore
a 12 mesi e fino a 18 mesi;
·
4.000 euro se la durata del contratto supera i 18 mesi
(ossia tra 19 mesi e 24 mesi);
·
6.000 euro per i contratti aventi
durata superiore a 24 mesi.